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21 Dicembre 2020É il quarto rinvio del termine per l’adeguamento degli statuti sociali degli Enti del Terzo settore.
A seguito delle misure di contenimento in vigore nel periodo emergenziale COVID-19 è previsto un ulteriore slittamento del termine per l’adeguamento degli statuti al 31 marzo 2021.
Quindi, le Organizzazioni di volontariato, le Associazioni di Promozione sociale e le Onlus iscritte nei rispettivi registri avranno tempo fino a marzo 2021 per modificare il loro statuto e aggiornarlo alla Riforma del Terzo settore.
Per le altre associazioni che non sono in possesso di una delle tre qualifiche indicate non c’è alcun termine per adeguare lo statuto alla Riforma e potranno decidere se e quando entrare nel “perimetro” del Terzo settore.
Inoltre, anche le imprese sociali possono modificare il proprio statuto entro lo stesso termine del 31 marzo 2021 con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria.
Non sembra sia interessato alla proroga il termine per l’approvazione del bilanci il cui termine è stato rinviato al 31 ottobre dall’art. 35 del decreto Cura Italia, per Onlus, ODV e ASP.
I passaggi concreti per la modifica dello statuto di un’associazione sono:
– modificare lo statuto inserendo in esso tutte le previsioni richieste dal codice del Terzo settore (si consiglia di farsi seguire da enti o professionisti esperti in tema);
– approvare le modifiche da parte del consiglio direttivo;
– convocare un’assemblea (di solito straordinaria) che dovrà deliberare sulla proposta di modifica, secondo le maggioranze previste dallo statuto sociale attualmente valido;
– registrare lo statuto all’Agenzia delle Entrate;
– inviare il tutto al registro Odv o Aps o Onlus.
Si ricorda che lo statuto deve essere modificato dall’assemblea per quanto concerne le associazioni; nelle fondazioni dal consiglio di amministrazione, secondo i quorum stabiliti nello statuto stesso. Nel caso in cui non ci siano indicazioni specifiche in statuto, nelle associazioni la modifica deve essere approvata alla presenza di almeno tre quarti dei soci e il voto deve passare a maggioranza.
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